Val di Zena, la protesta pacifica accompagna il Giro dell’Emilia: “Sicurezza per la valle, non possiamo più aspettare”
Val di Zena, 4 ottobre 2025
Folta partecipazione oggi alla protesta pacifica organizzata dal Comitato Val di Zena in occasione del passaggio del Giro dell’Emilia. Cittadini, volontari e sostenitori hanno accolto i ciclisti lungo la SP36 Zena, tappezzata per l’occasione di cartelli e striscioni con un messaggio chiaro:
“Sicurezza per la Valle e per la SP36 Zena : non possiamo più aspettare!”
Molti ciclisti i amatoriali che percorrono la valle abitualmente ci hanno sostenuto
L’emergenza dopo le alluvioni
La protesta nasce dalla frustrazione per i ritardi negli interventi di messa in sicurezza dopo gli eventi alluvionali che tra il 2023 e il 2024 hanno devastato il territorio, in particolare l’ondata di ottobre 2024.
Il Comitato ricorda che è in corso un confronto tra Regione Emilia-Romagna, Autorità di Bacino del Po e Agenzia per la Sicurezza Territoriale e Protezione Civile, che si basa su uno studio dell’Università di Modena e Reggio Emilia (Unimore), finanziato con una donazione dal M5Stelle , dalla loro restituzione degli stipendi :No soldi pubblici .
Lo studio indica possibili soluzioni per ridurre il rischio di esondazioni considerando l’evento alluvionale di Ottobre 2024 il più devastante ma, secondo i cittadini, i tempi sono troppo lenti.
“La messa in sicurezza della Val di Zena — spiega il portavoce Pietro Latronico — “potrebbe diventare un modello replicabile in altri bacini colpiti tra il 2023 e il 2024 in Emilia-Romagna. Ma servono decisioni rapide e investimenti concreti”.
Capitolo contributi: “Solo 5mila euro in un anno”
Accanto alla questione idrogeologica, c’è il problema dei ristori economici.
Il Comitato denuncia il ritardo nei contributi promessi da Regione e Dipartimento della Protezione Civile:
- Si attende ancora lo sdoppiamento del CIS (Contributo di Immediato Sostegno ) per distinguere i danni provocati dalle alluvioni di settembre e ottobre 2024.
- Non è stata ancora attivata un’ordinanza semplificata (Ordinanza 54) per accelerare i rimborsi dei danni subiti da famiglie e imprese.
“A un anno dalle alluvioni di settembre e ottobre 2024 — afferma il Portavoce del Comitato — abbiamo ricevuto appena 5.000 euro di contributi. È inaccettabile: la realtà è lontanissima dalle promesse e dagli annunci”.
La manifestazione di oggi , pacifica e partecipata, ha voluto riportare l’attenzione delle istituzioni sulla condizione della valle, chiedendo risposte immediate e interventi strutturali per garantire la sicurezza del territorio e sostenere concretamente le comunità colpite.
Pietro Latronico (Portavoce del Comitato Val di Zena )



