Una delle aree più volte colpite dalle alluvioni torna a sollecitare le istituzioni
Torna a protestare il comitato della Val di Zena, con vanghe e carriole per sollecitare, durante un sit in a Botteghino di Zocca, interventi di messa in sicurezza immediata, già questa estate, nell’area colpita duramente sia nel 2023 che nel 2024.
Prova a spedire un messaggio rassicurante la sottosegretaria alla presidenza della
Regione Manuela Rontini: «Partiranno due nuovi interventi che parlano alla Val
di Zena e alla sua messa in sicurezza. C’è un lavoro collegiale, che deve vedere un continuo di interventi per ridare sicurezza idraulica, idrogeologica e quindi di vita a quelle comunità».
In Val di Zena «anche recentemente abbiamo svolto un sopralluogo, con anche l’Autorità di bacino che ha in mano la pianificazione e l’aggiornamento delle mappe di rischio a seguito degli eventi idrogeologici del 2023 e poi del 2024».
Gli stessi comitati in collaborazione col Comune di Pianoro, poi, «con un protocollo siglato dalla Regione Emilia-Romagna hanno commissionato uno studio all’Università di Modena e Reggio Emilia. I tecnici e le strutture ci stanno consegnando, e noi gli abbiamo chiesto di farlo in termini brevi, un quadro pianificatorio aggiornato».