Pale e stivali per chiedere interventi immediati: lo scorso ottobre l’ondata di maltempo che colpì il bolognese. Dopo quasi un anno ancora 35 famiglie sono fuori casa
Dai sei agli ottant’anni, con i badili, le pale, le carriole e i camioncini giocattolo. A Botteghino di Zocca, frazione del comune bolognese di Pianoro, decine di cittadini hanno invaso il greto del torrente Zena per una protesta simbolica. A maggio 2023 la prima esondazione, a ottobre 2024 la quarta, che fece anche una vittima, ma a parte i primi interventi urgenti, ma mancano ancora i lavori strutturali di messa in sicurezza. “C’è un dialogo aperto con la regione – spiega il portavoce del Comitato Val di Zena, Pietro Latronico, “ma l’autunno è alle porte, e possiamo più aspettare. Chiediamo – dice – che vengano prese in considerazione le proposte progettuali presentate dal Comitato e accolte dal gruppo di lavoro dei Comuni di Pianoro e San Lazzaro”. Intanto, chi è fuori casa da mesi e magari è stato alluvionato più volte si chiede se abbia senso ristrutturare di nuovo.
Nel servizio le testimonianze di Chiara Turrini, Antonio Scicchitano, Katia Rinaldi, del portavoce del Comitato Val di Zena Pietro Latronico e di Elisa Bargnani.